19 dicembre 2011

Charlaine Harris
Finché non cala il buio

Serie Sookie Stackhouse 1
Titolo originale Dead Until Dark

Trama
Delos Books | pag. 356
Sookie Stockhouse fa la cameriera in una piccola cittadina della Louisiana. È una persona tranquilla e riservata, che se ne sta per i fatti suoi e non ha amici con cui uscire, non perché non sia graziosa, no, anzi. Il problema è solo che Sookie soffre di quella che considera una sorta di "infermità": è in grado di leggere nella mente della gente, e questo non la rende un soggetto facile con cui avere una relazione.
E poi arriva Bill. È alto, bruno, avvenente, e Sookie non riesce a sentire una sola parola di quello che lui sta pensando. Esattamente il genere di uomo che ha aspettato per tutta la vita. Però anche Bill ha un problema: è un vampiro che gode di una cattiva reputazione e frequenta tipi strani, perfino sospettati di efferati delitti. E quando uno dei colleghi di lavoro di Sookie viene ucciso, lei comincia a temere di poter essere la prossima vittima.


Commento
***spoilers***
Che dire. Lo avevo già letto in inglese anni fa, e mi ricordo che mi era piaciuto. E' un romanzo che fa parte di una serie e strizza l'occhio alla già conosciuta Anita Blake. Sebbene però la serie della Hamilton stia diventando un po' ripetitiva e un pochetto noiosa, questo primo romanzo della Harris si discosta di molto dallo stile della Hamilton, a cui lo fanno riallacciare immagino per dire 'hey, se vi piace quello allora questo fa per voi'. In effetti può per davvero essere considerato un 'erede' della Hamilton, ma per fortuna non una copia. In che senso: prima di tutto lo stile, è veloce e semplice, fresco e a tratti divertente (anche se la traduzione italiana ha fatto degli errorini un po' banali eh...Vampires Suck - I vampiri succhiano).
I protagonisti: Sookie mi piace moltissimo, è una protagonista che a seconda della situazione dimostra di possedere diverse qualità, da cameriera che tutti pensano sia un po' demente, si trasforma man mano che si legge e si vede attraverso i suoi occhi in una persona sveglia, consapevole dei propri limiti ma anche dei propri pregi, disarmante e ingenua in certi punti, ha degli episodi di furbizia che gli altri personaggi non hanno, anche se si spacciano come superiori a lei a livello intellettuale. Come dice Sookie, non è particolarmente intelligente, è senza cultura, ha un lavoro non proprio importante, ma è pur sempre una persona onesta e ben educata. Quindi lei, Sookie è il punto forte di tutto il libro, per fortuna non ci sono personaggi che oscurano la protagonista, perché sarebbe stato triste dover leggere un personaggio parlare in prima persona e non avere nessun interesse nei suoi confronti. Mi riferisco al vampiro Bill, che leggendo qua e là, tutti si aspettavano che fosse una versione Harrisoniana di Jean-Claude (Anita Blake), per fortuna non è così, sia perché il vero vampiro affascinante è Eric, sia perché Bill più avanti si dimostrerà meno importante di quanto non lo sia nel primo romanzo. A me il vampiro gentiluomo non ha lasciato un gran segno, è il classico personaggio che se fosse stato umano invece che vampiro sarebbe stato insulso. Gli altri sono molto più intriganti, Sam, il capo di Sookie per esempio è decisamente più magnetico e carismatico, Jason, il fratello di Sookie, diventerà nel corso della serie, molto più che il fratello con il vizio di fare filmini mentre fa sesso. 
Diciamo che questo primo romanzo serve da introduzione: si conoscono Sookie e gli altri personaggi e si entra nel suo punto di vista: comico, ingenuo e dolcissimo, furbo e schietto. Insomma, non ha molta importanza la trama in sé, perchè purtroppo il giallo degli omicidi non è che sia stato trattato magistralmente, però si capisce subito che lo scopo principale della serie non sono le sotto trame, ma i personaggi, e queste sono solo scuse per entrare nel mondo privato di Sookie. Il secondo volume uscirà ad Aprile, e io me ne impossesserò, ovviamente.

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