10 giugno 2012

Keri Arthur
Black Moon. Desiderio di sangue
Black Moon. L'ombra del cuore

Serie Riley Jenson Guardian 7 e 8
Titolo originale Deadly Desire & Bound to Shadows
Trama

Newton & Compton
pag.283 | € 9,90
Riley Jenson, giovane guardiano del Dipartimento Razze Diverse di Melbourne, è sempre alle prese con gli assassini più spietati. Ancora una volta una scia di sangue sta sconvolgendo la città: diverse donne sono morte, vittime di un rituale inspiegabile e misterioso, e la stessa sorte è toccata ad altrettanti vampiri, uccisi in maniera cruenta ed efferata. Due serie di crimini che non sembrano in relazione fra loro, ma che forse sono opera della stessa mano omicida… La coraggiosa Riley procede con le indagini, aggiungendo un tassello alla volta al complicato mosaico, ma nel frattempo la luna piena comincia ad avvolgere la città con la sua luce magica e sensuale, impedendole di tenere a freno i suoi istinti. Soprattutto se un uomo sexy e pericoloso, il cacciatore di taglie Kye Murphy, riappare improvvisamente nella vita di Riley
Newton & Compton
pag.267 | € 12,90
Il guardiano del Dipartimento Razze Diverse, Riley Jenson, sa bene cosa può accadere quando la notte scatena gli istinti più feroci. Il caso su cui questa volta è chiamata a indagare, tuttavia, è più inquietante e intricato del solito: in uno dei locali trendy della città, luogo di incontro tra umani e vampiri, sono avvenuti brutali omicidi. Le vittime sono state orribilmente decapitate e il colpevole non ha lasciato nessuna traccia… Mentre Riley si lancia a capofitto in questa nuova indagine, un altro mistero colora di sangue le notti di Melbourne: alcune donne vengono ritrovate uccise, senza che sul loro corpo appaia alcun segno di violenza. Le due serie di crimini non sembrano in relazione fra loro, ma forse sono opera della stessa mano omicida. Come se non bastasse, Riley deve vedersela anche con due agguerriti amanti: Kye Murphy, il lupo mannaro che accende il suo sangue, e Quinn, l’elegante vampiro che ha più di mille anni di esperienza nel sedurre le donne ed esaudire i loro più inconfessabili desideri…

Commento
La Arthur è diabolica. Ha chiuso il romanzo precedente lasciandoci un senso di pace: Quinn è tornato nella vita di Riley e una vera e normale relazione è all'orizzonte. Con tutti gli stravolgimenti di trama che ha fatto in 6 romanzi, avrei dovuto aspettarmi che niente poteva rimanere così semplice a lungo.
L'illusione di normalità, in questa serie, sparisce talmente in fretta che non si ha nemmeno il tempo di metabolizzare ogni cambiamento. Un secondo c'è Kellen, sono felici e innamorati, il secondo dopo non c'è più. Poi torna Quinn, e sono felici e innamorati, e poi...poi arriva lo stravolgimento che tutti si aspettavano dal primo romanzo: l'anima gemella.
In questo nuovo episodio si riconferma vincente la soluzione narrativa di creare due indagini parallele, entrambe seguite da Riley. Un aspetto mi ha colpita, in questo caso, è che la brutalità degli omicidi aumenta esponenzialmente. Se nei primi romanzi avevamo tutta la questione legata ai laboratori e agli esperimenti che, a dirla tutta, non erano poi così 'orribili', ad ogni nuovo romanzo la Arthur aumenta sempre di più la violenza, estremizzando gli episodi. Dal semplice omicidio, a omicidi multipli con torture, cadaveri smembrati e sangue a litri. E' come se il culmine emotivo si sia sviluppato assieme a quello 'horror'. Più sangue e omicidi brutali, più tensione in tutto il romanzo. In un certo senso questo aspetto mi ha ricordato i romanzi di Anita Blake, anche se non si raggiungono gli stessi livelli di gore.
Le cattive di questo romanzo sono ben due: due streghe che agiscono in due modi diversi, ma con un unico scopo. Ogni loro azione si svolge in modo tale da deviare i sospetti del lettore, perché ci si lascia annebbiare dalle apparenze. Solo alla fine, alla risoluzione degli omicidi, ogni dubbio viene chiarito. Anche se le streghe e la magia in generale non sono elementi nuovi alla serie, la Arthur ha apportato nuove caratteristiche che ampliano di molto il raggio d'azione della magia. Queste due streghe, infatti, possono bloccare i vampiri e addirittura resuscitare i morti.
Altro nuovo elemento della serie, quindi, sono gli zombie. I morti viventi sono dei cattivi tosti da sconfiggere e Riley suda parecchio per riuscire a salvarsi la pelle. 
Attorno alle indagini, come al solito, si svolgono le vicende personali di Riley. Il romanzo si apre con lei e con Quinn ormai felicemente coppia fissa. L'intesa sembra non essere diminuita, anzi, i due fanno scintille al minimo tocco. La felicità che sprizzano da tutti i pori non poteva essere per sempre, ovviamente.
A questo punto entra in scena un personaggio già conosciuto: Kye Murphy, ovvero il licantropo che aveva lavorato come guardia del corpo del capobranco dell'ex branco di Riley e Rhoan. La cosa curiosa è che tra i due nasce subito un rapporto di sfida e di antagonismo che va ad alimentare la tipica reazione dei lupi alla luna piena. Se all'inizio entrambi, Riley e Kye, danno la colpa alla luna per la loro crescente attrazione, ad ogni loro incontro - impepati dal pericolo, dal sangue e dall'adrenalina dell'azione - si scopre che la luna c'entra ma neanche tanto. Riley fa molta fatica a resistere al magnetismo del lupo di Kye e anche lui non riesce a trattenersi dal cercare di dominare Riley.
Quando i due cedono, perché non c'era alcun dubbio su questo, arriva la mazzata che tutti temevamo. Kye e Riley sono anime gemelle. Con questa bomba si chiude il romanzo, lasciando il lettore in preda ad una crisi isterica intensa quanto sconvolta. Non è possibile che questo Kye spunti fuori una seconda volta e come niente fosse sconvolga l'equilibrio romantico della serie. Ora il dubbio riguarda il futuro di Quinn e di Riley, e ci si chiede se Kye entrerà a far parte della vita di Riley. Dopotutto, alla fine del romanzo, Kye è tutto fuorché un personaggio negativo.
A questo punto non ho potuto fare altro se non iniziare l'ultimo romanzo uscito, che tra l'altro mi era arrivato il giorno prima di aver finito il settimo.
L'ombra del cuore si apre con una Riley sempre invischiata in indagini, sangue, pezzi di cadaveri e un Quinn sempre più innamorato. Lo schema base della serie si ripropone anche questa volta, mantenendo lo stesso ritmo narrativo e introducendo gli stessi personaggi, ormai vincenti.
Tuttavia la Arthur ha deciso di dare una scossa alla serie, trasformando in pochissimo tempo il personaggio di Kye. Se nel romanzo precedente ero dubbiosa se farmelo piacere o meno, adesso non posso fare altro che seguire i sentimenti di Riley. Kye è uno psicopatico con manie di controllo. Uno stronzo colossale a cui non importa nulla se non il suo lavoro e l'avere potere totale su chi vuole lui. La Arthur, doppiamente diabolica, ha deciso che né Riley né Kye sono felici di quello che il destino ha riservato loro.
Riley non apprezza Kye e Kye non vuole per nessun motivo rimanere soggiogato da qualcosa e da qualcuno su cui non ha controllo. Il risultato è che l'infelicità si mischia in modo velenoso con l'attrazione tanto che Kye girerà la frittata a suo favore, cercando di usare Riley e di dominarla per darsi una parvenza di controllo.
Una situazione già complicata diventa diabolicamente difficile quando, durante le indagini che portano Riley e Kye sempre più vicini, ogni indizio sembra indicare che Kye non è estraneo agli omicidi.
La cosa strana, che mi ha lasciata un po' male, è che Quinn rimane in disparte durante la lotta di potere tra Riley e Kye, come se la Arthur lo avesse messo da parte in modo forzato. In nessun momento si rischia di avere una scenata di gelosia o uno scatto di violenza da parte del vampiro, e ogni volta è Riley, da sola, che deve gestire il suo odio/amore per Kye. La lotta interiore che deve subire arriva a dei livelli altissimi, talmente alti che ad un certo punto ci si chiede se la fine sia vicina. Quinn ha potere nel momento in cui Riley lo usa come scudo contro Kye. Non vuole perderlo e allo stesso modo non vuole coinvolgerlo per non farlo soffrire. E' un Quinn molto più sensibile di come siamo abituati, sempre spietato - certo - ma innamorato e per questo più 'vittima' di quanto lo sia Riley o lo stesso Kye.
Che Kye non fosse un personaggio positivo, l'avevo capito nel momento in cui la Arthur ficca nella testa di Riley odio e fastidio, ma che potesse raggiungere delle vette di bastardaggine tali da rovinare un personaggio fisso della serie proprio non me lo aspettavo. Non volevo una fine del genere, così negativa e cattiva, ma allo stesso tempo sapevo che o succedeva quello che è successo, altrimenti Kye avrebbe rovinato tutto.
Ora sono costretta ad aspettare l'uscita del non romanzo e spero che la tristezza che ha pervaso la fine di questo romanzo sparisca e che si ritorni allo spirito a cui mi ero abituata.
Voto massimo per entrambi i romanzi. Bellissimi, ricchi di emozione di azione e con un personaggio femminile che migliora sempre di più. Cosa si può volere di più?

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