22 luglio 2012

Maya Banks
Hidden away

Serie Kelly Group International 3

Trama
Berkley | pag. 336 | € 6,76
Most people would take an all-expenses-paid trip to the beach in a heartbeat. Garrett Kelly only accepts to keep tabs on Sarah Daniels, who’s in hiding after witnessing a murder by Marcus Lattimer, her half-brother—and a personal enemy of KGI.
This gig may be beneath a disciplined soldier like Garrett, but if he gets a shot at Lattimer, it will all be worth it...
But Garrett hadn’t counted on falling for Sarah. He’d considered seduction as a tactical maneuver, but when he glimpses Sarah’s dark past, he feels an urgent desire to keep her safe—even after she disappears on him.
Garrett doesn’t know exactly who, or what, Sarah’s running from, but whatever it is, she’s running for her life...



Commento
Non sono 4 foglioline piene per questo romanzo. Arrivata al terzo libro – di fila – dei fratelli Kelly comincio ad accusare la ripetitività della storia. Per carità, sono comunque 4 foglioline anche se con un meno davanti e indicano ampiamente il mio livello di apprezzamento.
Io apprezzo i Kelly, su questo non ci piove, non posso schifare nemmeno uno dei personaggi maschili creati dalla Banks. Quello che ha causato il meno è – credo – il fatto che la storia di Garrett non mi era nuova. Lo avevo già letto circa un anno fa, per cui il livello di novità era nullo. Mi è bastato iniziare la prima pagina per ricordarmi tutta la storia e perdere interesse nel continuare la lettura. L’ho fatto, finirlo intendo, perché ho tutta l’intenzione di iniziare a breve in quarto romanzo della serie e proprio non potevo saltare il terzo.
Anche perché bisogna dare a Garrett ciò che è di Garrett. Fin dal primo romanzo ci appare come il fratello dal cipiglio cattivo, quello che ti spaventa anche se sta muto e fermo, grande e grosso come Sam, ma senza dolcezza. Il suo essere in disparte, scontroso e duro con tutti ha creato un guscio piuttosto duro da superare ed è molto curioso vedere come la Banks abbia saputo creare due livelli ben distinti: c’è il Garrett di famiglia, quello dolce solo quando vuole e solo con le donne di famiglia, e c’è il Garrett che si sente fuori luogo e indeciso con le donne che non conosce. Se fino ad ora ci veniva presentato sempre come quello che tutti credono essere rigido e inflessibile, man mano che la Banks crea le varie situazioni, Garrett diventa rilassato, introspettivo e molto spiccio: niente finta durezza, solo buon senso e una buona dose di sincerità.
Mi piace che i personaggi maschili della Banks non si facciano tante pippe mentali e che non usino il passato che impedire che la storia si svolga. Certo, il passato di Garrett muove le fila di questa storia, ma non si lascia trascinare dal senso di vendetta, trasformando volontariamente il modo in cui vede le cose. Altro che rigido e inflessibile, Garrett è molto adattabile, molto docile quando si tratta di cambiare in base ai cambiamenti della trama. Per questo è molto dolce vedere come si adegui alle necessità di Sarah che, diciamocelo, ha dei seri problemi. Tutto quello che succede capita perché Garrett riesce a seguire il flusso, senza porre resistenza. La Banks ci fa entrare molto spesso nella sua testa e ci fa leggere la chiarezza dei suoi pensieri. Mi è piaciuta veramente molto la caratterizzazione del suo personaggio: è profondo, ma non troppo complesso, è pratico e –quasi- trasparente, ed è molto, molto dedito a Sarah. L’intensità con la quale si dedica a lei si sente dalla prima all’ultima pagina.
Sarah è un’eroina che rimane in linea con le altre finora create dalla Banks: le donne della serie sono sempre vittime di qualche violenza o di qualche situazione traumatica. Allo stesso modo Sarah deve fare i conti con il trauma di aver subito violenza sessuale, motivo da cui nasce poi tutta la storia. Anche se è chiaramente una donna con dei problemi, la Banks ha deciso di non lasciarla crogiolare nella depressione: allo stesso modo di Garrett guarda indietro solo quando ne è proprio costretta e si impegna molto per tornare ad essere una persona normale. La fatica si sente, la fluidità della sua trasformazione non risente di forzature e si arriva alla fine pensando che anche l’ultima scena rispecchia esattamente quello che ci si aspettava. Dalla prima all’ultima pagina è un susseguirsi di aspettative rispettate, di punti fissi ben sviluppati e di protagonisti che evolvono mantenendo il loro nucleo di base.
Credo che la ripetitività dello schema sia, in questo caso, una formula vincente perché la Banks sa come gestire un personaggio maschile alfa/militare, un’eroina vittima/in pericolo e una trama ricca di azione e di suspance. A questo punto sono curiosa di sapere cosa succederà nel quarto romanzo, dove il protagonista è uno dei due gemelli, Nathan.

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