13 novembre 2014

Katie McGarry
Scommessa d'amore

Serie Pushing the Limits 2
Titolo originale Dare You To

Trama
DeAgostini
pag. 500 | € 14,90
Beth Risk non è abituata a farsi mettere i piedi in testa da nessuno, ma stavolta non ha scelta: deve tornare a vivere nella sua città natale insieme allo zio Scott, altrimenti lui rivelerà alla polizia il segreto di sua madre. E se la verità saltasse fuori, la donna finirebbe in prigione. Perciò Beth è costretta a cedere al ricatto, anche se questo significa sacrificare la propria felicità e abbandonare i suoi due migliori amici, Noah e Isaiah. Ryan Stone è una promessa del baseball e un brillante scrittore. La sua "perfetta" famiglia, però, nasconde un segreto, qualcosa che non ha mai rivelato a nessuno, nemmeno al gruppo di amici con cui è solito divertirsi giocando a sfidarsi alle imprese più pazze. L'ultima scommessa riguarda la bellissima e scostante studentessa che si aggira come un pesce fuor d'acqua nei corridoi della scuola. A Ryan non piace perdere e ce la mette tutta per riuscire nell'impresa di portarla fuori... ma ciò che nasce per gioco si trasforma ben presto in un'attrazione a cui né lui né Beth sapranno resistere.
Vorrei poter dire che sono io che ti ho spinto a fuggire, ma non è così. Non ho quel potere. Stai scappando da quando ti ho incontrata, e probabilmente lo facevi anche prima. Assomigli tanto a quell'uccello, nel fienile. Hai così tanta paura di restare intrappolata dentro per sempre, che non vedi la via d'uscita. Continui a sbattere contro il muro, ancora e ancora. La porta è aperta, Beth. Smetti di correre in cerchio ed esci.
Commento
In un paesino immerso tra campi di granturco e campi da baseball, dove le persone si conoscono tutte e i segreti non esistono, è facile dimenticare di essere se stessi.
Quando la società, i genitori e gli amici ti dicono cosa fare, cosa dire, cosa pensare, cosa sentire, quando si viene plasmati a immagine e somiglianza dei desideri degli altri si vive in una bolla dove tutto è chiaro e prevedibile, semplice, giusto. Non c'è sforzo, non c'è paura, non c'è emozione.
Così, appena la superficie della vita perfetta di incrina, tutto crolla come un castello di carte.
L'identità costruita ad arte diventa una maschera troppo stretta, le passioni coltivate diventano un peso, le amicizie che ti davano conforto si trasformano in mostri di egoismo, i riferimenti di una vita diventano colonne pericolanti pronte a schiacciarti con il loro peso.
Ryan, puro e bello, il ragazzo sano, sportivo, gentile, quello popolare ma simpatico, quello alla mano ma quasi inarrivabile, esemplare di perfezione fisica e morale è il classico bravo ragazzo.
Promessa del baseball, fidanzato modello, figlio modello, amico modello, tutto in lui rispecchia i desideri di qualcun altro. Il padre, che in lui riversa i desideri della sua giovinezza; la madre, che lo vuole accoppiato con chi vuole lei; gli amici, che da lui si aspettano sempre il meglio; e Ryan stesso, che asseconda tutti con il sorriso sulle labbra, convinto di vivere la vita perfetta e felice di essere la persona che è.
Tutta questa perfezione viene deturpata dalla macchia dell'omosessualità. Un fratello gay cacciato di casa che non viene nemmeno nominato, come se non fosse mai esistito o peggio, morto e dimenticato. Ma per Ryan l'assenza del fratello è un buco nero che lo inghiotte e oscura la luce della sua vita. E' il primo, grosso, punto di rottura, quello che lo destabilizza e lo prepara ad un terremoto ancora più forte che metterà in discussione ogni cosa.
Dall'altra parte della città, come sul retro ammaccato di una medaglia splendente, c'è il quartiere degradato, covo di droga, delinquenza e infelicità. E' la zona di Noah, di Isaiah, di Beth.
Beth, che nel primo romanzo ci era sembrata aggressiva e scontrosa, si lascia vedere per com'è davvero, un fuscellino sferzato dalle tempeste. Con una madre alcolizzata e drogata, succube di un uomo violento che picchia sia lei che Beth, senza famiglia, con pochi amici che sanno poco della verità, la vita di Beth è fatta di solo due cose: il galleggiare fumoso dello stato post canna e il terrore puro, viscerale, di vivere la sua vita.
A differenza dello splendente Ryan, Beth è oscura, è portatrice di sofferenza e caos. Come una malattia, la vita di Beth ha alti e bassi, momenti semplici e fugaci di gioia alternati a vere e proprie fasi di dolore e sfortuna. E' la norma, per Beth, rattoppare gli stracci della sua esistenza e prendersi cura di se stessa e della madre, anche se è l'opposto di come dovrebbe essere. Appena Beth compie quella scelta, di difendere sua madre nonostante tutto, è chiaro che la sua vita prenderà una piega inaspettata.
Così Beth e Ryan dal parcheggio del Taco Bell si ritrovano un'altra volta in un'altra occasione senza un confine che li separi.
Il punto forte di questo romanzo? La semplicità di Ryan. E' lui, con il suo modo schietto e un po' timido di affrontare un osso duro come Beth, a ridimensionare il dramma di una vita al limite; ed è sempre lui che rappresenta alla perfezione la lotta d'identità di tantissimi teen ager di tutto il mondo, ma è il suo modo di innamorarsi, la sua lenta e consapevole presa di coscienza di Beth come ragazza e come essere umano a toccare più di ogni altro aspetto del romanzo. Perché l'amore e i sentimenti di Ryan sono puliti, trasparenti, semplici, sono talmente veri che nemmeno Beth riesce a smontarne il peso, nemmeno le circostanze possono affievolire ciò che prova.
Da una scommessa nasce una relazione che tocca ogni stadio dall'avversione, alla complicità, all'amicizia e all'amore. C'è un mondo intero in questa scommessa, un mondo dove Beth ha una seconda possibilità e ritrovare la serenità non è un sogno irrealizzabile, dove Ryan può liberarsi dalle catene di una vita preimpostata ed imparare a combattere.
Istintivamente non posso equiparare Scommessa d'amore a Oltre i limiti. Il primo, che non si scorda mai, aveva dalla sua parte due personaggi intensi, difficili, e una storia d'amore molto più forte ed incisiva. Il secondo romanzo, però, seppure manchi di quel qualcosa che manda su di giri, entra in sintonia con il lettore in modo più sottile e spontaneo ed emoziona in un modo completamente diverso. In un certo senso ho apprezzato di più la storia di Ryan e Beth rispetto a quella di Echo e Noah principalmente perché ho trovato un'affinità con l'umanità di Ryan: è troppo dolce e genuino per non vincere a mani basse.
La McGarry si conferma autrice di uno young adult maturo, che non abusa dell'aspetto romantico e della sessualità, focalizzandosi prima sui protagonisti - tratteggiandoli senza fretta e approfonditamente - e poi sul tutto il resto, aggiungendo con moderazione tutti gli elementi distintivi del genere.
Che poi, chi l'ha detto che per emozionarsi si devono patire sofferenze? A volte basta la semplicità per venire colpiti al cuore.

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