26 giugno 2017

Serena Nobile aka Virginia De Winter
La musica delle tue parole

Serie Cinque Sensi 2

Trama
Harper Collins
ebook | € 6,99
Giovane ed esuberante soprano, Vittoria incarna la sensuale passionalità della terra in cui è nata e cresciuta, e ora incede sicura sul palco del San Carlo di Napoli come una diva d'altri tempi. L'unica persona che riesce a scalfire il suo aplomb è Lorenzo, posato e schivo quanto lei è egocentrica e spumeggiante. Sono diversi come il sole e la luna e vanno tutt'altro che d'accordo, eppure la voce vellutata del giovane tenore accende dentro di lei un'emozione bruciante che la turba al punto da farle perdere il controllo. Quando qualcuno si introduce in casa sua e lascia sul piatto del giradischi un vinile che lei è certa di non aver ascoltato, il passato che ha legato indissolubilmente la sua vita a quella delle sue più care amiche torna a perseguitarla. Di colpo la sicurezza dietro cui si è sempre nascosta svanisce, rivelando una ragazza fragile e dolce che desidera solo essere amata e protetta. Così Lorenzo, colpito da quel cambiamento, la porta via con sé, e in una notte di follia emerge tutto il desiderio che covava sotto l'apparente ostilità. Resistere è impossibile, dimenticare inaccettabile, e il pericolo si prepara a emergere dall'ombra.

Commento
Io, boh, sono senza parole.
Questa benedetta creatura in due settimane ha scritto un romanzo come questo mentre io neanche la lista della spesa riesco a buttare giù con un ordine logico, e lei mi spara fuori questo.
Io, cioè, boh.
Ormai non mi pongo nemmeno il pensiero, quando inizio un romanzo di Virginia. Tutte le pippe mentali che mi faccio di fronte ad una novità di qualsiasi autrice - e intendo proprio tutte - per lei non valgono. Non ha ancora scritto qualcosa che non mi sia piaciuta tanto, non ha ancora prodotto una sola frase che mi abbia fatto sanguinare il cervello, un solo personaggio che non mi abbia mandata in tilt, persino le scene di sesso esplicite sono tra le migliori che io abbia mai letto.
Ma, come ho detto, ormai avrei dovuto saperlo. Anche se cambia il genere, Virginia diventa Master and Commander al primo colpo. Scommetto che se la incatenassimo ad una sedia e la obbligassimo a scrivere Sci-Fi o fantascienza o saggistica sulla distribuzione di semi in terreni a coltura intensiva riuscirebbe comunque a produrre una figata pazzesca.
Dopo Quello che i tuoi occhi nascondono mi sono messa in paziente attesa del secondo romanzo della serie, senza nemmeno pensare ai personaggi, all'ambientazione, a niente di niente. Tu scrivi e pubblichi, io leggo. Stop.
Quindi, dicevo, ho atteso La musica delle tue parole con relativa calma, salvo poi avere un esaurimento nervoso quando il Kindle ha deciso che l'ebook non gli piaceva e lo ha troncato al terzo capitolo. Il capitolo dove le cose cominciano a farsi succose, interessanti, quello che trasforma la storia in droga potentissima era troncato di netto, rotto, corrotto, sfasciato, insomma la fine del mondo. Proprio quando stavo lì con la bava alla bocca, zero, il Kindle sciopera.
Essendo che con una sana dose di violenza si sistema tutto, un bel aggiornamento ha portato la situazione alla normalità e mi ha finalmente permesso di proseguire con la mia full immersion, senza alzare gli occhi dallo schermo nemmeno per un secondo.
Da brava psicopatica, ho letto questo romanzo in sei ore in un un'unica sessione (pause obbligatorie comprese) ed è stato intenso, gente. Intenso. Del tipo vampate, sudori, svenimenti, palpitazioni e poi lacrime e ugly crying con sottofondo tutte le arie del romanzo. Un po' come per Quello che i tuoi occhi nascondono, solo meno ormonale.
A questo secondo giro siamo a Napoli, città che personalmente non è mai entrata nella mia top ten ma che d'ora in poi terrò presente per un week end. Una Napoli che ammalia persino una ossessionata dal freddo del Nord come me, con il suo profumo di dolci e di fritto, la musica, la ricchezza, la vitalità. Rispetto alla Roma del primo romanzo, questo sfondo è più pittoresco, più carnoso e sostiene alla perfezione due personaggi che rubano la scena sotto ogni punto di vista. Il mondo dell'opera, del canto, dei tenori e dei soprani, immerso in una Napoli in technicolor è un'overdose continua di sensazioni e ti riempie fino al limite.
Come romance, La musica delle tue parole è un'esperienza decisamente coinvolgente, ha una passionalità meno sfacciata e più misurata, ma non per questo meno potente. Federico, protagonista del primo titolo, era più giovane, più irruento, più selvatico, mentre Lorenzo è un uomo adulto, si controlla, nasconde bene ma altrettanto bene scatena al momento giusto una sensualità decisa, matura, di quelle che ti fanno sciogliere in una pozza di bava e ormoni. Anche Vittoria, la protagonista, ha un carattere deciso e sanguigno e tiene testa in modo spettacolare a Lorenzo e mi ha lasciato l'impressione di essere uno di quei personaggi in grado di sostenere la trama senza rimanerne schiacciata.
Vittoria è una diva, è una di quelle protagoniste per cui tifare e che ti regalano tante soddisfazioni, e per la mia grandissima felicità non perde il suo bel caratterino con l'evolversi della trama. I pochi momenti di debolezza che Vittoria si permette sono sempre circondati da spine, da artigli, da un'armatura solida e scintillante. Lascia intravedere un cuore morbido ma non perde la sua forza, nemmeno quando è in balia dell'ormone per colpa di Lorenzo. Che poi, parliamone, Lorenzo è da bava alla bocca, un figo atomico ben vestito e profumato che ti scombussola il cervello appena compare e che non perde un briciolo di virilità nemmeno quando è mezzo incipriato e imparruccato sul palco. Tra tutti e due non so chi mi è piaciuto di più, ammetto che Lorenzo mi ha proprio presa di brutto ma anche Vittoria ha avuto delle chicche particolarmente divertenti, come il pappagallo addestrato per insultare Lorenzo.
Per quanto riguarda la trama - che, a mio modestissimo parere, nel primo libro era poco incisiva sull'aspetto mistero/pericolo - in questo romanzo ha uno sviluppo sostanzioso nel mistero della pazza psicotica che perseguita le amiche, soggetto disturbato che sembra possedere il dono dell'ubiquità e che qui trasmette un vero senso di pericolo, di ansia e di paura. Certo, non è un elemento che pesa in modo importante sulla trama, c'è ma non occupa tutta l'attenzione e lo spazio, perché la relazione tra Lorenzo e Vittoria è talmente tanta che non si può contenere o ridurre. E grazie al cielo, perché io non sono una grande fan di quei romanzi romantici con un elemento giallo/thriller che rovina la magia, anzi proprio non mi piacciono. Però ci sono degli sviluppi sostanziosi, un procedere nella questione che lascia ben sperare per i prossimi romanzi, già pregusto cosa combinerà l'inglesina precisina ma con l'acido muriatico che le scorre nelle vene.
La musica delle tue parole è proprio un romance con i fiocchi, bello intenso, romantico e sensuale e con una personalità spiccata, netta, che lo distingue dal primo titolo della serie e che fa capire in modo chiaro e preciso che ogni romanzo riflette la personalità dei suoi protagonisti.
Io spero con tutto il cuore che Harper Collins pubblichi anche i prossimi tre romanzi, anche se prevedo una lunga attesa, perché con i primi due sia Virginia che l'editore ci hanno viziate. Ci tocca tornare alla realtà del lettore: lunga e sofferta attesa dei seguiti.
Però Virginia tu scrivi, mi raccomando, perché posso sostenere l'attesa della mia dose di droga solo fino ad un certo punto. Poi è crisi nerissima.

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