14 dicembre 2017

Marissa Meyer
Scarlet

Serie Cronache Lunari 2
Titolo originale Scarlet

Trama

Mondadori
pag. 427 | € 17,00
Androidi ed esseri umani popolano le strade di Nuova Pechino, sotto lo sguardo implacabile degli abitanti della Luna... Mentre Cinder tenta in ogni modo di scappare dal carcere in cui è rinchiusa, dall'altra parte del mondo Scarlet Benoit cerca disperatamente la persona a lei più cara, sua nonna, scomparsa senza lasciare traccia.
Nella ricerca arriva ad aiutarla Wolf, esperto di combattimenti clandestini, e insieme partono per Parigi. Qui incontrano, per caso, proprio Cinder. Con lei dovranno battere sul tempo la malvagia Regina lunare Levana, disposta a fare qualsiasi cosa per indurre il bel principe Kai a sposarla. Qualsiasi cosa: anche scatenare la guerra più distruttiva di tutti i tempi.






Commento
Adesso ci siamo. Con Scarlet la Meyer mi ha convinta a salire sul treno dei fans della serie.
Cinder (QUI la recensione) mi era piaciuto ma non mi aveva coinvolta. Lo spirito troppo adolescenziale e prevedibile della storia aveva rovinato il brivido dello scoprire la trama con la lettura, e in generale tutta l'aria da ragazzini mi aveva ammosciata un pochino. A me piacciono gli YA, però ultimamente tendo ad avere poco interesse per quelli troppo giovanili. Per un attimo ho temuto che tutta la serie fosse così - e già mi vedevo ad abbandonarla a metà - invece con Scarlet è cambiato tutto, sia la mia reazione sia il tono della narrazione.
Tra i vari retelling - che già non mi fanno impazzire - una delle poche storie che non mi ha mai urtato i nervi è quella di Cappuccetto Rosso. Il gore del lupo che si mangia la vecchia mi ha sempre affascinata, così ero curiosa di vedere come l'autrice avesse adattato questa fiaba alla serie.
L'unione della favola con le caratteristiche della serie è indolore, fila via liscia al punto che non si sentono forzature per inserire gli elementi distintivi della favola all'interno di un'ambientazione decisamente particolare. Cappuccetto Rosso con un twist di quelli giusti, Scarlet è un retelling decisamente convincente che ha fatto cambiare idea persino a me, che sono acida e difficile a cambiare idee.
Prima di tutto devo dire che mi sono resa conto molto avanti nel romanzo del collegamento con il precedente, al di là del filo conduttore della trama. C'è un particolare in Cinder che qui diventa un elemento fondamentale della storia e che io - notoriamente addormentata - ho capito solo quando era evidente e mi ha illuminata a giorno. Abbiamo il lupo, Wolf, e Cappuccetto, Scarlet, e abbiamo un bel modo di maneggiare la questione da parte dell'autrice.
Tanto per iniziare l'ambientazione è totalmente lontana e diversa rispetto a Cinder. Se nel primo romanzo eravamo a Nuova Pechino in una metropoli con più ferro e cemento e navicelle che altro, a Rieux, Francia, c'è un mix gradevolissimo tra futuro e passato, tra un paesino rurale della campagna francese e droidi, navicelle, tecnologia rappresentato alla perfezione in Scarlet.
Non posso dire nulla su Cinder come personaggio femminile, mi era piaciuta e tutt'ora mi piace, eppure sentivo che le mancava qualcosa affinché diventasse una protagonista di quelle che piacciono a me. Poi è arrivata Scarlet e ho capito cos'era che volevo da questa serie: la grinta. Cinder era troppo legata all'idea di adolescente, di vittima che subisce le ingiustizie, mentre Scarlet è indipendente, autonoma, lavoratrice e, nonostante la giovane età, matura e grintosa.
Da una parte mi spiace che Cinder venga offuscata da Scarlet, ma dall'altra sono contenta che la serie non si sia appiattita sulla solita solfa adolescenziale e abbia messo il turbo. In questo romanzo c'è più azione nel senso vero del termine, c'è una sorta di mistero da risolvere, ci sono personaggi che cambiano dall'inizio alla fine e che smettono di evolvere solo quando la loro storyline - in un certo senso - arriva alla conclusione.
Naturalmente sto parlando di Wolf che amo, adoro, gli voglio bene e continuerò fino alla fine della serie. Kaito è carino, Wolf è da sturbo. Quindi tenetevi il principe, io mi cucco il soldato lupesco misterioso. Come sono prevedibile.
Comunque, Wolf è uno di quei personaggi che pensi di aver inquadrato, che risponde fin troppo bene alle necessità della storia e anche ai desideri inespressi dei lettori, e poi sgancia la bomba che destabilizza tutto e cambia la rotta della storia. Ma è anche un personaggio bello da leggere perché non è facile da capire, non è quasi mai quello che sembra, e in una serie in cui fino ad ora il personaggio maschile - Kaito - è rimasto fossilizzato nel suo ruolo (non certo per colpa sua) la scossa emotiva e narrativa di Wolf è stata più che gradita.
Tanto più che tra Scarlet e Wolf le scintille erano più che sufficienti per far resuscitare la mia attenzione, ma oltre a loro la trama stessa del romanzo è più appassionante e veloce, più ricca di svolte, colpi di scena, azione, pericolo e - in generale - sviluppo della trama.
Ho gradito molto che, oltre alla storia principale di Scarlet, anche quella di Cinder continuasse il suo sviluppo parallelamente, diventando ai miei occhi quasi più interessante del primo romanzo. Forse è stata l'influenza dell'energia della storia, ma ho trovato che i pochi momenti dedicati a Cinder siano stati una pausa necessaria affinché la struttura della serie si sviluppasse omogeneamente, così che ogni personaggio confluisse verso il punto di contatto. Perché ci sarà, questo contatto, ovviamente. Scarlet, Wolf, Cinder e il nuovo personaggio di Thorne diventeranno una specie di team di ricercati che poi continuerà la sua avventura in Cress.
Devo per forza citare anche il Capitano Thorne, nuovo personaggio che all'inizio non mi diceva molto ma che adesso trovo spassoso e stranamente affascinante, e poi Iko che è la voce senza corpo più tenera e divertente che ci sia, le voglio bene.
Siccome ho una pessima memoria, sono stata veramente contenta che le storyline di questi due primi romanzi si sovrapponessero, in questo modo ogni elemento importante è rimasto vivido nella mia mente e ho potuto fare i giusti collegamenti (anche se in ritardo), capire certe cose e apprezzare anche l'immobilità forzata di Kaito. Decisamente questa è una serie che andrebbe letta con poco tempo di pausa tra un libro e l'altro, visto che tutto succede in così poco tempo e ogni sfumatura apportata dai nuovi personaggi sono dettagli decisivi per la trama generale, non solo per il singolo romanzo.
Sono già in piena lettura di Cress e devo dire che questo continuo cambiare tipo di protagonista mi ha fatto salire tantissimo il livello di gradimento, non c'è ancora niente di uguale tra un romanzo e l'altro, nonostante siano tutti una cosa sola, e per me questo è quasi più importante della storia in sé.
Per ora Scarlet è il mio titolo preferito, soprattutto per le storie dei due protagonisti, ma spero comunque che il voto salga con gli altri due romanzi perché ora sì che ripongo grande speranza nella serie.

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