11 dicembre 2017

Stephanie Garber
Caraval

Serie Caraval 1
Titolo originale Caraval

Trama
Rizzoli | pag. 429 | € 18,00
Il mondo, per Rossella Dragna, ha sempre avuto i confini della minuscola isola dove vive insieme alla sorella Tella e al potente, crudele padre. Se ha sopportato questi anni di forzato esilio è stato grazie al sogno di partecipare a Caraval, uno spettacolo itinerante misterioso quanto leggendario in cui il pubblico partecipa attivamente; purtroppo, l’imminente, combinato matrimonio a cui il padre la sta costringendo significa la rinuncia anche a quella possibilità di fuga. E invece Rossella riceve il tanto desiderato invito, e con l’aiuto di un misterioso marinaio, insieme a Tella fugge dall’isola e dal suo destino… Appena arrivate a Caraval, però, Tella viene rapita da Legend, il direttore dello spettacolo che nessuno ha mai incontrato: Rossella scopre in fretta che l’edizione di Caraval che sta per iniziare ruota intorno alla sorella, e che ritrovarla è lo scopo ultimo del gioco, non solo suo, ma di tutti i fortunati partecipanti. Ciò che accade in Caraval sono solo trucchi ed illusioni, questo ha sempre sentito dire Rossella. Eppure, sogno e veglia iniziano a confondersi e negare la magia diventa impossibile. Ma che sia realtà o finzione poco conta: Rossella ha cinque notti per ritrovare Tella, e intanto deve evitare di innescare un pericoloso effetto domino che la porterebbe a perdere Tella per sempre...

Il cielo era nero, la luna in visita da qualche altra parte del mondo, quando Rossella mosse il suo primo passo dentro Caraval.
Commento
Nonostante l'ansia da prestazione, il poco tempo e i tanti romanzi da recensire, sono arrivata abbastanza precisa sulla tabella di marcia chiudendo l'anno di richieste con un romanzo che - a dispetto delle mie previsioni - mi è piaciuto parecchio.
Posso dire di aver avuto un colpo di fortuna sotto molti punti di vista perché non mi aspettavo assolutamente di ricevere una copia del libro dall'editore - tanto per cominciare -, non mi aspettavo che l'edizione fosse così bella e, infine, che il romanzo stesso mi appassionasse e mi piacesse.
Considerando la solida pubblicità fatta al romanzo, con tanto di sito ufficiale dedicato (QUI per esplorarlo), è chiaro che l'editore ha puntato parecchio su Caraval. La bellezza della confezione, tanto per cominciare, va decisamente oltre la media: la rilegatura, la copertina, le decorazioni interne al libro, tutto fa pensare che Caraval sia molto di più, un'esperienza tattile oltre che letteraria.
Devo dire che sono d'accordo. Al di là delle osservazioni riguardo la scelta editoriale di italianizzare il nome della protagonista da Scarlet a Rossella che, tra l'altro, per me non ha rovinato né la lettura né l'uso dei nomignoli, non ho trovato niente fuori posto, né la traduzione, né il prezzo (per niente alto rispetto alla qualità del prodotto) e nemmeno la storia stessa. La lettura è andata liscia senza intoppi, senza scossoni e senza momenti di vera noia.
Proverò a dare una definizione di genere, visto che siamo su territori sicuri. Prima di tutto Caraval è un fantastico poco pretenzioso, con un argomento circoscritto dal quale non esce evitando, quindi, di incasinarsi e fare pasticci. Sul target sono indecisa, se mi dovessi basare solo sull'età dei personaggi direi new adult o per adulti, ma se penso anche allo stile direi che si può tranquillamente leggere anche in giovane età. E' un fantasy - anche se mi sembra un po' eccessivo definirlo tale - che si adatta a diverse fasce d'età ma che non si carica mai né nel contenuto né nello stile, per cui è velocissimo e leggero, semplice e senza fronzoli ma piuttosto denso nel suo piccolo orticello.
Caraval si basa sull'idea di un gioco itinerante, una sorta di circo magico al quale si accede solo con un invito del proprietario e ideatore, Legend. Ogni volta che Caraval inizia, a distanza anche di molti anni, il gioco cambia così come il premio ma rimane sempre ammantato di un alone di magia, di pericolo e di avventura che attira sempre tantissime persone, chi per pura fame di potere, chi per vincere il premio, chi per vivere una magica avventura. Ci sono delle voci, però, che mettono in cattiva luce Legend, definendolo come un folle che mette a rischio la vita dei giocatori e che, guarda caso, ha causato la morte di una donna. Le leggende che girano attorno a Caraval e a Legend sono tantissime, alcune più fantasiose e oscure di altre, eppure nonostante il pericolo e il rischio di perdersi nei meandri magici del gioco, tutti subiscono il suo fascino.
La protagonista è Rossella che, fin da bambina, sognava di poter assistere a Caraval e un giorno magari partecipare. Nel corso degli anni Rossella ha imparato a non aspettare una risposta alle numerose lettere spedite a Legend, finché un bel giorno ha perso del tutto la spensieratezza dell'infanzia. La vita di Rossella e della sorella Donatella non è proprio felice: il padre è un manipolatore disonesto e spesso violento, che le controlla, le punisce, le priva di ogni gioia di vivere ma che, ancora, non ha del tutto schiacciato la loro immaginazione.
Un giorno, durante l'ennesima dimostrazione di forza del padre, Rossella riceve un doppio invito da Legend, uno per lei e uno per il suo promesso sposo ma la ragazza non ha nessuna intenzione di rischiare l'ira del padre, nemmeno per il gioco che ha sempre voluto vedere. Sarà Donatella, la sorella irrequieta e impulsiva a costringere Rossella in una vera e propria fuga verso Caraval al fianco di un improbabile salvatore, un marinaio furfante ma molto affascinante di nome Julian.
Arrivati sull'isola di Caraval, però, Rossella si rende conto che il gioco non è come se lo era immaginato: prima di tutto Donatella è sparita, forse in pericolo di vita, secondo ha solo pochi giorni per trovare la sorella e tornare a casa, e terzo le prove che si trova di fronte sono per niente divertenti. Solo la presenza di Julian le infonde un briciolo di sicurezza, visto che lui sembra sapersi muovere nel gioco con sorprendente dimestichezza.
Presto si scoprirà che Donatella è stata rapita niente di meno che da Legend stesso e che è la chiave per risolvere il gioco e ottenere il premio, un desiderio esaudito. Ma per Rossella gli indizi sembrano portarla sempre più lontana dalla sorella e convergono verso una versione di Caraval macabra, pericolosa, lugubre e piena di trabocchetti. Persino Julian, ormai suo alleato, nasconde qualcosa di grosso e nemmeno l'attrazione che sembrano provare l'uno per l'altra riuscirà a cancellare il sospetto e i dubbi.
Qui mi fermo, altrimenti gli spoiler potrebbero arrivare in quantità imbarazzanti.
Due parole sulla sostanza me le dovete concedere. Sebbene l'idea di base sia molto bella e, tutto sommato, ben sviluppata, ho accusato una leggerezza troppo accentuata nei momenti topici dello sviluppo della trama. Gli indizi, ad esempio, arrivano e vengono risolti senza quasi porsi il problema e senza curarsi granché che risultino comprensibili e chiari al lettore. In un certo senso ci si deve fidare del romanzo e lasciarsi letteralmente trasportare dalla storia, anche se l'impressione di essere arrivati ad un punto attraverso la nebbia diventa sempre più forte fino al finale che, secondo la mia modestissima opinione, sembra troppo all'acqua di rose e - ancora una volta - poco preciso e dettagliato. Non che i pezzi del puzzle non si incastrino, perché lo fanno, ma è il meccanismo che si perde e rimane confuso. Poi chissà, magari sono io a non aver colto i dettagli, il che è possibilissimo.
Anche se la trama scorre via senza intoppi, in un certo senso la vera caratteristica vincente del romanzo è l'insieme. L'insieme dello stile, né troppo semplice né troppo elaborato, dei personaggi quasi tutti molto interessanti e godibili, e della presenza nemmeno troppo velata di intrighi, violenza e tantissimi segreti che donano un lato oscuro bello corposo alla storia.
Ecco, se dovessi scegliere i miei personaggi preferiti direi che Julian li batte tutti perché alimenta la curiosità del lettore in un crescendo che, aimè, vede il suo culmine in un finale piuttosto prevedibile. Legend, allo stesso modo, ruba la scena anche se non si vede mai. E' lui che tira le fila del gioco e che controlla gli attori e i giocatori, ed è sempre lui che mantiene un'aura di segretezza e di pericolo fino alla fine. Tra le due sorelle, ovviamente, Rossella vince su Donatella ma solo perché questa viene continuamente descritta come un'oca che non pensa a niente se non a se stessa, nel finale si redime e cambia radicalmente ma, sempre secondo il senso di confusione, le sue motivazioni rimangono vaghe e non si capisce bene perché, dove, come e quando.
Una cosa l'ho capita, e cioè che Caraval non è finito e probabilmente l'accordo tra Donatella e Legend sosterrà il secondo romanzo della serie.
Tirando le somme, Caraval è un romanzo molto carino e riuscito, con qualche sbavatura ma anche con un grosso potenziale che, spero, verrà sfruttato di più negli eventuali seguiti. Comunque ne è valsa la pena, e se vi state chiedendo se vale le 18€ io vi dico di sì, tanto con un bel 15% di sconto lo paghereste addirittura di meno, ma non aspettatevi un colpo di fulmine di quelli che cambiano la vita. Certe esperienze, alla mia età, si fanno solo su altri standard e questo romanzo, senza nulla toglierli, non ci si avvicina nemmeno con tutta la buona volontà.

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