8 marzo 2018

Marissa Meyer
Winter

Serie Cronache Lunari 4
Titolo originale Winter

Trama
Mondadori
pag. 655 | € 20,00
La giovane principessa Winter è molto amata dal suo popolo per la sua grazia e la sua gentilezza. E, nonostante le cicatrici che ne deturpano il volto, è considerata uno splendore dai Lunari, anche più della regina Levana, la sua matrigna. Winter, poi, disprezza la sovrana con tutta se stessa, anche perché sa che la donna non approverà mai i suoi sentimenti per il bel Jacin, amico d'infanzia nonché guardia del palazzo.
Ma Winter non è la fragile creatura che Levana pensa che sia. Infatti, la ragazza ha l'occasione di privarla del suo potere. E ora, grazie all'aiuto della cyborg Cinder e delle sue alleate, le viene offerta la possibilità concreta di dare inizio a una rivoluzione che rovesci la sovrana e ponga fine così alla guerra che infuria ormai da tanti, troppi anni. Riusciranno Cinder, Scarlet, Cress e Winter a sconfiggere Levana e a trovare ognuna il proprio lieto fine?


Commento
Che soddisfazione finire le serie.
Sono stata brava, lo ammetto, ho aspettato un bel po' prima di leggere Winter perché la biblioteca lo aveva sempre in prestito. Poi è scattato il 2018 e sono riuscita a prenotarlo. Dopo qualche lettura moscia, sentivo il bisogno di andare sul sicuro con la Meyer avendo ormai rodato la serie con gli altri tre romanzi. Per fortuna con questo libro sono uscita dal pantano dove ho sguazzato negli ultimi due mesi, anche se accuso ancora la pigrizia nel prendere in mano un libro.
Iniziato sparatissimo, Winter mi ha risvegliata dal torpore e poi pian piano ha rallentato, ha tentennato e alla fine ha chiuso la serie come ci si aspettava senza infamia e senza lode. Per carità, essendo uno YA non mi aspettavo certo chissà quale colpo di scena, però avrei preferito una lieve virata verso toni più gravi, visto che poi la Meyer non si risparmia alcuni momenti drammatici.
Andando per ordine, però, è d'obbligo parlare un pochino dell'ultimo personaggio legato alle fiabe e quello che personalmente mi è piaciuto di meno. Winter, da quanto ho capito, è la versione futuristica di Biancaneve ed è una pazza totale. Non usando il dono lunare,la poverina ha intrapreso il lento e inesorabile declino verso la pazzia ma comunque non perde mai l'essenza del suo carattere: la dolcezza.
Forse più di Cress, Winter è passiva, scivola leggera e si lascia strapazzare dagli eventi come se non avesse nessun potere, nessuna identità e nessuna autorità. La sua posizione e la sua follia non le rendono le cose facili, certo, eppure questo suo essere perennemente in aria la costringe ad appoggiarsi sempre a qualcuno. Se non è Jacin è Scarlet e se non è Scarlet è chiunque abbia voglia di aiutarla in quel momento. Da sola non combinerebbe granché perché non basta saper conquistare il cuore delle persone se non sai come arrivarci, da queste persone.
Poi, per carità, la Winter del romanzo fa tenerezza e non è mai stucchevole o fastidiosa, però non si prende il suo ruolo di protagonista, rimane felicemente in disparte la maggior parte del tempo salvo sporadici momenti in cui effettivamente combina qualcosa di determinante.
Da parte mia, l'interesse per Winter e Jacin è sfumato con il progredire della storia perché non c'era tempo per stare dietro a questi due che rimangono impalati a chiamarsi Principessa e a darsi del lei.
Come per il resto della serie, in Winter tutte le storyline confluiscono verso il momento clou finale, ma per la maggior parte del tempo i personaggi sono costretti ad agire in coppia o da soli e forse per questo la densità di pov e di azione rende la lettura leggermente frazionata. Non si fa fatica a stare dietro alla trama - perché non è fisica quantistica - ma si fa in fretta a perdere interesse. E' come se la Meyer avesse deciso di lasciare in sospeso le questioni sentimentali e personali dei protagonisti perché le serviva che agissero nell'ottica del grande scontro finale.
Kaito, ad esempio, non ha nessuna vera evoluzione, rimane fermo nel ruolo di Imperatore impossibilitato ad agire e senza autorità, sottomesso totalmente al volere di Levana. Ok, fa la sua piccola parte ma non è abbastanza perché risulti essere diverso rispetto al Kaito del primo romanzo. Anzi, secondo me ha perso regolarmente grinta e carisma durante la serie, tant'è che alla fine non serve praticamente a niente.
Anche Cinder non cambia più di tanto, proprio perché più che l'evoluzione del personaggio sono le sue azioni che determinano la storia. Cinder rivendica il trono e scatena la rivoluzione, quindi non c'è margine per le elucubrazioni mentali o gli spasimi del cuore, se vuole prendere il trono deve fare la regina e basta. Da un certo punto di vista Cinder è rimasta sullo stesso livello di gradimento iniziale, non mi ha delusa o annoiata, anche se avrei preferito vederla più determinata e grintosa.
Scarlet e Wolf, insieme a Thorne sono i miei preferiti in assoluto. Sono i personaggi più complessi e che hanno avuto una evoluzione degna di nota e che, nonostante ormai affianchino Cinder, hanno compiuto azioni determinanti nello sviluppo della storia. Iko, cosa lo dico a fare, è la più divertente e ho apprezzato moltissimo il suo punto di vista.
Una grande delusione è stata Levana. Da lei mi aspettavo una scarica di cattiverie potentissima, invece si è limitata a starsene rinchiusa nel suo palazzo e al momento dello scontro decisivo ha fatto una figura abbastanza misera. Una volta smontata la sua illusione, e spiegate brevemente le sue motivazioni, è saltato fuori che Levana è più una poveraccia cresciuta storta per i maltrattamenti della sorella che ha proiettato la sua rivalsa in potere e bellezza bruciando - tentando di bruciare - la nipotina. Una sfigata, insomma.
Per quanto la Meyer non si risparmi di far schiattare i personaggi - i secondari, naturalmente - i momenti drammatici non sono mai abbastanza intensi, si superano abbastanza velocemente e la scena prosegue. Certo, i personaggi soffrono e noi tutti per un attimo abbiamo temuto il peggio per alcuni di loro (tipo io ero convinta mi accoppasse Wolf o Thorne e ho tremato), ma l'aria di YA dove tutto è bene ciò che finisce bene non se ne va, anzi viene rafforzato nel finale.
Che, poi, parliamo del finale. Ma mi vuoi limonare Kai o cosa? Però non commento oltre, perché altrimenti dovrei mettere l'avviso spoiler. Almeno Scarlet e Cress un paio di gioie ce le regalano, perché ad aspettare i reali della serie facciamo in tempo a rinsecchirci come prugne.
Ho visto su Goodreads che ci sono dei racconti brevi e la storia di Levana, ma non so se ho così tanta voglia di recuperarli in lingua, a meno che non siano bellissimi ma per quello devo fidarmi dei giudizi, e non so se ne ho voglia.

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